SuperBonus 110%
17 mar 2023
Un occasione mancata
Il Superbonus 110% ha avuto una serie di conseguenze negative, tra cui il blocco dei cantieri, l'aumento dei prezzi dei materiali e l'esaurimento della capacità fiscale delle banche.
Il Governo ha deciso di bloccare le cessioni dei crediti per i nuovi cantieri.
Il Superbonus 110% ha causato il blocco di oltre 90.000 cantieri, sia di villette che di condomini. La causa principale di questo problema è la mancanza di fiducia da parte delle banche, che non vogliono più accettare le cessioni del credito.Questo è dovuto a una serie di fattori, tra cui le ultime evoluzioni normative e la mancanza di garanzie da parte dello Stato. Secondo ANCE, la situazione venutasi a creare con la cessione del credito e l'assenza di sistemi di qualificazione sta generando un disastro per l'edilizia. Le imprese edilizie sono costrette a lavorare con prezzi inferiori, il che sta portando ad una riduzione della qualità dei lavori e a un aumento della concorrenza sleale.
Il Decreto Rilancio, approvato nel 2020, è stato modificato 25 volte in tre anni. Questo fattore già da solo mostra elacremente quanto sia stato complesso il meccanismo messo in atto dal Governo, mettendo a nudo tutte le problematiche su cui era costruito.
Aumento dei prezzi dei materiali: Il prezzo di un bene è determinato dalla domanda. Prima della pandemia, la domanda di dispositivi per l'efficienza energetica, come pompe di calore, pannelli fotovoltaici e cappotti termici, era soddisfatta in tempi rapidi. Tuttavia, le forti agevolazioni introdotte dai governi hanno provocato un aumento della domanda, che ha superato l'offerta. Questa scarsità di materiali, unita all'aumento della domanda, ha fatto aumentare i prezzi dei materiali e dei dispositivi. Se a ottobre 2020 un intervento Superbonus 110% rientrava nei limiti di spesa previsti dalla normativa, oggi è probabile che lo stesso intervento superi questi limiti.
Esaurimento della capacità fiscale delle banche: Il credito d'imposta del Superbonus 110% poteva essere ceduto a terzi, come le banche che acquistavano il credito d'imposta per ottenere degli sconti sulle tasse che devono versare all'erario. Tuttavia, c'è un limite a questo meccanismo: la capienza fiscale del soggetto in questione. Se una banca deve pagare 1 milione di euro di tasse, potrà acquistare al massimo il medesimo valore di crediti d'imposta. Inoltre, lo stato aveva destinato delle risorse limitate, seppur parliamo di più di 30 miliardi di euro, per sopperire alle mancate entrate di imposte non riscosse, però questo limite è stato raggiunto e superato, ed anche molto velocemente.
Imprese poco qualifiate: L'elevata convenienza economica del Superbonus 110% ha attirato molti nuovi operatori nel settore dell'edilizia. Tra questi, molti non avevano le competenze e le esperienze necessarie per eseguire lavori di riqualificazione energetica, questa mancanza di professionalità ha portato a un aumento delle irregolarità fiscali, nonché sulla qualità dell'opera, ed anche sulla sicurezza dei lavoratori nei cantieri.
Il Governo Meloni inseguito ad un accurato studio dei numeri e dei meccanismi del Bonus, prese con il Decreto Legge n. 11 del 16 febbraio 2023 la decisione di bloccare tutte le cessioni dei crediti per tutti i nuovi caniteri. Questo significa che da quella data tutti i nuovi cantieri che beneficeranno di tale Bonus non potranno più scambiare i crediti con terze parti, ma ne potranno usufruire soltanto gli intestatari stessi dell'immobile. Questo intervento seppur drastico, ha nettamente bloccato l'utilizzo dell'agevolazione, e conseguentemente la mitigazione di tutte le criticità sopra esposte.
Questi tre anni di bonus ci hanno mostrato come sia fondamentale affidarsi a professionisti qualificati, che si aggiornano constatemente, verificando che i lavori siano eseguiti in conformità alle normative vigenti.